Tra i luoghi più belli del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ci sono le Dolomiti, che affascinano da sempre la mente dell’uomo e hanno dato vita a moltissime leggende su quelle montagne. Una di queste leggende è proprio quella dei Monti Pallidi, appellativo dato alle Dolomiti per il loro colore chiarissimo che prendono in alcuni momenti del giorno.
Per non parlare poi dei tramonti, con lo spettacolo dell’Enrosadira, quando i raggi del sole si riflettono sulle pareti delle Dolomiti colorandole di rosso fuoco.
La leggenda racconta che il regno delle Dolomiti era una volta ricoperto di prati fioriti, boschi e laghi incantati. In questo regno si poteva respirare aria di felicità e armonia, al di fuori però del Castello Reale, in cui il figlio del re e la sua principessa avevano sposato un triste destino che li condannava a vivere separati. Una non poteva vivere con la luce intensa della luna, che la rendeva cieca, e l’altro non poteva vivere con la luce del sole, scappando quindi all’ombra dei boschi che gli causavano malinconia e tristezza.
Si sa però che i boschi sono un luogo oscuro in cui si possono incontrare personaggi curiosi e sorprendenti, capaci di ribaltare il corso degli eventi. È proprio in uno di questi personaggi che si imbattè un giorno il principe: un piccolo gnomo in cerca di terra per il suo popolo. Dopo aver ascoltato la storia del giovane sposo, lo gnomo propose in cambio del permesso di vivere in quei boschi, di rendere lucenti le montagne dell’intero regno.
Dopo questo patto, tolsero per un’intera notte la luce della luna e ne ricoprirono tutte le Dolomiti, dando così il nome di Monti Pallidi a quelle montagne.