In cima al Peralba sulle orme di Giovanni Paolo II

Oggi Dolomiti da sogno vi porta a fare un giro poco conosciuto ma di un incantevole fascino su una delle cime più belle delle dolomiti carniche: il monte Peralba.

Dopo il monte Coglians è la seconda cima più alta della catena montuosa carnica e si trova sul confine tra Friuli-Venezia – Giulia, Veneto e Carinzia nell’alta Val Sesis. Alle sue pendici nasce il Piave, fiume sacro alla patria.

L’imponente monolite di roccia calcarea di colore bianco, da cui il suo nome in dialetto “peralba” (pietra bianca) offre ascensioni per tutti i tipi e tutte le abilità.

Foto di: Rifugio Calvi © – https://www.rifugiocalvi.com/


Escursione Peralba: come arrivare

Con la macchina, dal centro di Cima Sappada, in fianco alla chiesetta troverete indicazioni per Rifugio Sorgenti del Piave. La piccola e stretta strada con tratti di pendenza impegnativa percorre tutta la val Sesia, e superate due baite- ristori si possono trovare i primi parcheggi all’imbocco della carrozzabile che vi porterà al rifugio Calvi, oppure potrete proseguire per altri 500 mt. fino al Rifugio Sorgenti del Piave e partire da li. (1815 mt.)

Foto di: Rifugio Calvi © – https://www.rifugiocalvi.com/


La salita dalle Sorgenti del Piave

Dal rifugio Sorgenti del Piave seguiremo l’itinerario che porta in cima al Peralba attraverso la via normale Austriaca detta anche “via comune Papa Giovanni Paolo II”che appena eletto Papa percorse questo sentiero durante la sue vacanze a Lozzo di Cadore.
Dopo aver percorso un bel sentiero nel bosco si incrocia la strada forestale che sale al rifugio Calvi (mt. 2164) sul sentiero 132 (circa 1 ora). Da questo posto denominato Corno del Chiadènis possiamo ammirare verso sud le stupende dolomiti Sappadine.

Seguendo ancora il sentiero 132, a sinistra del rifugio si sale in 20 minuti verso il passo Sesis e la vista verso la val Fleons vi lascerà senza fiato. In questo posto particolarmente si possono trovare diverse postazioni e trincee Austriache della prima guerra mondiale.
Proseguendo incontreremo le indicazioni “via comune Papa Giovanni Paolo II” segnata con bollini rossi che porta alla vetta del monte Peralba.



Una buona salita impegnativa ci porta alla parte più difficoltosa dell’escursione, ovvero, l’attraversamento di un canarino attrezzato con fune dove anche d’estate e possibile trovare neve. Dopo aver attraversato questo passaggio ci aspetta un breve tratto su un versante roccioso al quale raccomandiamo molta attenzione e finalmente la vetta (Mt. 2694) (Circa 1,5 ore dal Calvi).

Il panorama è da mozzafiato, dalle dolomiti Sappadine alle cime austriache passando per la val Visdende e le sorgenti del Piave vi faranno scattare qualche bella foto, e poi raggiungere una meta ha il suo fascino di conquista.
Ah dimenticavo… quando siete in cima date un tocco alla campana anche per noi e pensate a “Dolomiti da sogno”.



Partenza da: Sorgenti del Piave (mt 1830)
Tappa intermedia: rifugio Calvi (mt 2164 disl. 334) Difficoltà facile
Arrivo cima Perlalba (mt 2694 disl. 864) Difficoltà facile/media
Ritorno sempre per lo stesso sentiero
Segnaletica sempre presente N° 132
Equipaggiamento normale da montagna

Scritto da: Gabriele Ercolini