Definito da molti come il rifugio più bello della Val di Fiemme, il Rifugio Torre di Pisa si trova a 2.671m e spicca sulla cima Cavignon, nel gruppo del Latemar. Il Rifugio Torre di Pisa deve il suo nome alla caratteristica guglia di roccia obliqua situata poco lontano dalla struttura e che, per grado di pendenza, assomiglia molto al celebre monumento toscano.
Si parte dall’impianto di risalita del Latemar situato nel comune di Predazzo, e più nello specifico da Località Stalimen dove troviamo i trampolini di salto che nel 2026 ospiteranno le attesissime Olimpiadi di Milano Cortina. Sarà necessario prendere due impianti per arrivare al punto di partenza della nostra escursione. La prima cabinovia, che parte dalla stazione a valle, vi porterà in località Gardonè (1.650m) dove troverete la seggiovia che vi condurrà infine al Rifugio Passo Feudo (2.200m), punto di partenza della gita.
Una volta arrivati al Passo Feudo il sentiero da seguire è il n°516, facilmente riconoscibile grazie alla segnaletica che vi accompagnerà poi per tutta l’escursione.
Il sentiero si sviluppa quasi esclusivamente in salita, ma non lasciatevi spaventare dalla brusca ascesa iniziale; dopo la pendenza del primo tratto, la strada proseguirà, seppur in salita, in maniera più dolce, circondata da verdissimi prati fioriti. Salendo lunghi i pascoli, potrete ammirare in tutta la sua bellezza la Pala di Santa e notare le piste dell’Alpe di Pampeago; alzate infine gli occhi e ammirate il Rifugio Torre di Pisa che vi guarda dall’alto, quasi in bilico sulla cima Cavignon. Il rifugio infatti, è ben visibile fin dall’inizio dell’escursione per poi uscire dal campo visivo una volta raggiunto il piccolo ghiaione che precede il sentiero sassoso e a tratti roccioso che porterà in vetta.
Una delle curiosità che troverete lungo il sentiero sono senza dubbio gli “omeneti”, ovvero le classiche torri di sassi realizzate dagli escursionisti per indicare la via in caso di mal tempo o nebbia fitta. La segnaletica da seguire è sempre la n°516 ed è ben visibile lungo tutta la salita, vi aiuterà sicuramente ad orientarvi nel mare di rocce e sassi che vi si presenterà di fronte.
L’ultimo tratto di sentiero è senza dubbio un paradiso per tutti gli amanti della geologia che ritroveranno tra le classiche rocce bianche dei filoni di porfido più scuri dovuti all’esplosione del vulcano di Predazzo avvenuta milioni di anni fa. La strada prosegue con una pendenza leggermente più accentuata, costeggiando la parete rocciosa che porterà alla cima Cavignon, punto di arrivo della nostra gita. Non lasciatevi scoraggiare dalla fatica e dall’ultimo tratto più ripido; la vista che vi si presenterà di fronte una volta raggiunta la vetta, vi ripagherà di tutti i vostri sforzi.
Alcuni gradoni di roccia bianca precedono il Rifugio Torre di Pisa. Ristrutturato nel 2016, il rifugio sorge a circa 2.671m di altitudine ed è letteralmente situato nel cuore delle Dolomiti. Riprendete fiato, guardatevi attorno e ammirate a 360° il panorama che vi circonda. La Catena del Lagorai, la Cima d’Asta, le Pale di San Martino, la Marmolada e il Piz Boè sono solo alcune delle cime che potrete individuare alzando lo sguardo. Guardando verso ovest, potrete addirittura ammirare in lontananza i massicci rocciosi dell’Ortles e del Cevedale.
La famosa Torre di Pisa è alta una quarantina di metri circa e spicca alle spalle del nostro rifugio; è una delle guglie dolomitiche più fotografate in assoluto. Per i più volenterosi, il sentiero n°516 prosegue in direzione Forcella dei Camosci, ben indicata sulla segnaletica presente in vetta poco dopo il rifugio, all’altezza della piazzola di atterraggio degli elicotteri.
La strada per tornare a valle è la stessa dell’andata, ma l’attenzione che dobbiamo prestare in discesa è nettamente maggiore a causa dei sassi e del sentiero stretto.
INFORMAZIONI UTILI:
Punto di partenza a piedi: Rifugio Passo Feudo (2.200m)
Punto d’arrivo: Rifugio Torre di Pisa (2.671m)
Durata: 3:00 ore circa (andata+ritorno)
Periodo: tarda primavera – autunno
Segnaletica: sentiero n°516
Rifugio: https://www.rifugiotorredipisa.it/
L’escursione è di media difficoltà ed è consigliato l’utilizzo di scarponcini da montagna. Come consiglio personale ci teniamo a suggerire l’utilizzo dei bastoncini che vi daranno più stabilità e vi aiuteranno soprattutto nella discesa. L’escursione è poco consigliata per chi soffre di vertigini.