In Valle del Vajont alla scoperta di Erto, Casso e la diga del Vajont

C’è un mondo magico, che ho scoperto diversi anni fa, raggiungibile salendo da Longarone o arrivando da Pordenone, appartenente al gruppo dolomitico friulano, in cui si trovano Erto, Casso e la diga del Vajont: la Valle del Vajont.

La Valle del Vajont è una valle alpina, posta tra Veneto (provincia di Belluno) e del Friuli-Venezia Giulia (provincia di Pordenone), che separa dal punto di vista orografico le Prealpi Carniche (Dolomiti Friulane) a nord dalle Prealpi Bellunesi (Catena Cavallo-Visentin) a sud, con i rilevi principali rappresentati dal monte Toc e dal monte Salta. È un luogo magico per i piccoli paesini, per le persone che lo vivono e per le bellissime montagne.

Percorsa dal torrente Vajont, che confluisce nel Piave in prossimità di Longarone, il Passo di sant’Osvaldo la divide ad est dalla vicina Val Cimoliana, mentre parte del territorio rientra nel Parco naturale delle Dolomiti Friulane. Valle laterale della valle del Vajont è la Val Zemola, che diparte verso nord-est dal paese di Erto. Erto e Casso sono due piccoli centri con solo 373 abitanti, in cui Erto fa da capoluogo mentre Casso è la frazione, quasi spopolata anche a causa del disastro del Vajont nel 9 ottobre 1963.

Questi due piccoli centri si trovano proprio nei pressi della diga del Vajont, creata come bacino artificiale negli anni ’60. La storia racconta che la notte del 9 ottobre 1963, dal Monte Toc, situato dalla parte opposta del bacino rispetto ai paesi di Erto e Casso, si staccò una parte della montagna che finì nel bacino idrico, spazzando via letteralmente questi paesi e le borgate limitrofe, causando migliaia di morti anche in tutta la valle di Longarone. A Erto vive inoltre il noto alpinista, scultore, scrittore, naturalista e personaggio televisivo Mauro Corona, che qualche anno fa sono riuscito ad incontrare fuori dal suo laboratorio nel centro di Erto.

Questi due paesi meritano assolutamente una visita: le stradine di pietra, i segreti che nascondono i muri rimasti in piedi, le antiche case cariche di storia, di leggenda. Qui il tempo sembra davvero essersi fermato a diversi anni fa. Oltre al centro dei due borghi, consigliamo di fermarsi al Centro Visite del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane che si trova proprio a Erto, in cui è collocato anche il Museo del Vajont, che illustra il tema del disastro del Vajont in ogni singola fase. Il consiglio per un buon pranzo tipico e genuino è sicuramente all’Enoteca da Corona. Per gli amanti delle escursioni inoltre, tutta la Valle del Vajont, la Valcellina, la Val Zemola o la Val Mesazzo offrono numerosi percorsi nel Parco Dolomiti Friulane. A Erto inoltre si trova una rinomata palestra di roccia naturale conosciuta a livello internazionale, meta di numerosi appassionati.

Se volete recuperare altre informazioni, potete visitare il sito internet ertoecasso.it e trovare un posto dove mangiare, alloggiare, fare sport o shopping a Erto, rifugi, casere e altre attività a Casso. Vi lasciamo con un’intervista a Mauro Corona, che racconta il suo Vajont nella speranza di potervi incuriosire, e incontrare un giorno tra le strade di Erto e Casso o tra i sentieri di queste bellissime vallate.