Nuova estate, nuovo giro in Dolomiti. Quest’anno abbiamo deciso di percorrere gli spettacolari sentieri delle Dolomiti di Cortina e del Parco delle Tre Cime di Lavaredo, ed è proprio da qui che è partito il nostro tour. Dopo esserci lasciati alle spalle il rifugio Locatelli e le grandi pareti delle Tre Cime abbiamo attraversato i Cadini di Misurina attraverso lo spettacolare sentiero Bonacossa, fatto di cengie e tratti panoramici.

Purtroppo quel giorno uno di noi si è infortunato e siamo dunque scesi a valle per pernottare al Lago di Misurina. Il giorno dopo Andrea è dovuto tornare a casa. L’alba sul lago ha provato a rincuorare i nostri dispiaceri, ma sapevamo che il viaggio non sarebbe stato più lo stesso. Con animo proseguiamo verso il Passo Tre Croci per poi raggiungere il Rifugio Faloria, che ci ha riscaldati e rimpinguati dopo una giornata di pioggia e grandine. Qui si sono aggiunti altri due amici, Simone e Marco. Proseguiamo lungo lo spettacolare sentiero in discesa che ci porta a Cortina e poi successivamente imbocchiamo la via per il Rifugio Croda da Lago. Il tempo ci è ancora avverso, ma la nebbia sul trasparente Lago Fedarola ha un fascino tutto suo.
L’indomani raggiungiamo la forcella Ambrizzola e ci dirigiamo verso il Passo Giau, proseguendo poi per il Rif. Nuvolau attraverso la ferrata Ra Gusela. Sfortunati per l’ennesima volta con il tramonto, veniamo ripagati il giorno dopo con un sole lucente e un panorama a 360° sulle Dolomiti. Dopo una breve deviazione per divertirci un po’ sulla ferrata che porta in cima all’Averau, scendiamo al Passo Falazarego e risaliamo fino al Rif. Lagazuoi attraverso l’incredibile sentiero della grande guerra: un percorso dove i resti di pagine tristi della storia umana incontrano la spettacolarità dei panorami e della natura. Il clima migliora, la notte è stellata e ad occhio nudo scorgiamo il centro galattico prontamente immortalato con le nostre macchine fotografiche.



L’alba del giorno seguente è meravigliosa e tutto l’arco dolomitico si tinge di rosa/arancio. Salutiamo Marco e Simone e proseguiamo alla volta del Rif. Giussani, incastonato tra le rocce del gruppo delle Tofane. Approfittando della giornata di sole saliamo sulla Tofana di Rozes e ci regaliamo un ultima veduta ampia su queste montagna mozzafiato. L’ultima notte passa in fretta e il giorno dopo discendiamo per 14 km la Val Travenanzes per poter raggiungere la fermata del bus che ci riporterà al Lago di Landro.110 km, 6600m D+, infinite calorie bruciate, risate avventure ed imprevisti hanno segnato l’ennesimo meraviglioso viaggio in Dolomiti e, ovviamente, stiamo già pensando a quali nuovi sentieri calcare la prossima estate.
Andrea Polidori, Jacopo Galliano, Andrea Merello, Simone Ricci, Marco Lavagna.