Alta quota in conserva: la storia dolce e gustosa di Alice Pompanin e le sue marmellate

Cortina d’Ampezzo (BL)

È una storia dolce e gustosa quella di Alice Pompanin, una ragazza di Cortina che ha trasformato una sua passione in lavoro dando vita ad un “progetto agricolo” davvero molto molto interessante: marmellate in alta quota!

“L’anno in cui è mancata mia nonna era un anno particolarmente produttivo per le albicocche, avevamo tre alberi e stavano cadendo tutte. Ho provato molte cose ma alla fine la marmellata è semplice, veloce e duratura, è quindi il modo migliore per ottimizzare quello che si ha, cosi ho cominciato a fare solo quella” ci racconta Alice. “Anno dopo anno ero più organizzata e ho piano piano ampliato la produzione. È il primo anno serio perché ci è voluto un po’ per capire che inquadramento sanitario/fiscale avrei potuto avere. Volevo un progetto piccolo, senza mutui, quindi non volevo contributi a fronte di grossi investimenti.”

Ad oggi Alice è un PPL (piccolo produttore locale), un’iniziativa regionale che consente laboratori di dimensioni ridotte a fronte di un tetto di produzione: così ha creato il suo laboratorio in 13 mq.

Nel suo percorso antecedente l’inizio di questa attività aveva svolto corsi di permacoltura e l’idea iniziale era proprio quella di gestire l’intero processo: avere un’azienda e coltivare direttamente per poi passare alla produzione delle marmellate. “Col tempo ho capito che aveva poco senso e che quello che facevo era già un “progetto agricolo”, improntato però sull’ottimizzare le materie prime, aveva senso ampliare quello.”

Alice possiede una parte della coltivazione, tra cui ribes, albicocche, fragole e rabarbaro, una parte invece è raccolta in modo spontaneo (sambuco, crespino, rosa canina) mentre una parte ancora è reperita da privati con cui ha stipulato un contratto di affitto per alberi che già esistevano, completando così con mele, susine e cotogne.

“Per la raccolta degli alberi più grandi mi faccio aiutare, in due si è sempre più veloci, il resto lo faccio da sola, mentre la produzione è interamente mia.”

Prima di trattare il tema del riciclo, abbiamo chiesto ad Alice di fare un bilancio dell’anno scorso 2021 e di raccontarci le idee per il 2022: “Nel 2021 ho finalmente sistemato le ricette e provato a dare il massimo della scelta che la zona dove sono mi consente. Ho 14 tipi di confettura, per me è un grande traguardo. Per il 2022 mi piacerebbe reperire ancora quei pochi frutti che posso implementare (nespole, pere e qualcos’altro di spontaneo).

Il tema del riciclo al giorno d’oggi è uno dei temi più sentiti, e abbiamo chiesto ad Alice come lo possiamo ritrovare all’interno dei suoi prodotti.

“Il riciclo è presente dappertutto. Non coltivo quasi niente perché fondamentalmente non serve e questo è già un riciclo. Uso solo lo zucchero insieme alla frutta e ne ho scelto uno bianco biologico interamente prodotti in Italia. Il prezzo delle confetture è volutamente basso per poter incentivare il consumo locale, vorrei la frutta facesse poca strada in “entrata” e poca strada in “uscita”. Mi piace l’idea che si faccia colazione con la mia marmellata, non che sia solo un bel regalo di Natale. I vasetti hanno una seconda vita grazie alla collaborazione con Giulia Sala di Saponi delle Dolomiti che fa delle splendide candele nei miei vuoti a rendere.”

Sì, un’altra storia di vita sulle Dolomiti davvero meravigliosa, che non vedevamo l’ora di potervi raccontare. Potete seguire Alice sui suoi canali social dove troverete anche tutti i riferimenti per ordinare e ricevere a casa le sue gustosissime marmellate!

Illustrato da: Marabì Illustration