Nota in tutto il mondo soprattutto per i suoi Pinot Nero e Gewürztraminer, la tenuta J. Hofstätter sorge nel centro di Tramin-Termeno, tra le spesse mura di un’imponente costruzione del XVI secolo, proprio accanto alla chiesa di questo paese in provincia di Bolzano.
A guidare oggi l’azienda in quarta generazione è Martin Foradori Hofstätter: figlio di Paolo Foradori (riconosciuto come il padre del Pinot Nero altoatesino), egli ha alle sue spalle tre generazioni e oltre un secolo di esperienza nella cura di vitigni esigenti come Pinot Nero e Gewürztraminer ma anche di varietà come Lagrein, Pinot Bianco e Schiava.
A Martin Foradori Hofstätter è toccato il compito di traghettare l’azienda verso una nuova era, intraprendendo nuove iniziative imprenditoriali in Mosella – con l’acquisizione della storica azienda Dr. Fischer – e in Trentino con il progetto Maso Michei.
La “Vigna” e l’impegno per la zonazione
La Tenuta J. Hofstätter ha legato il suo nome anche alla volontà di tenere accesi i riflettori sul tema della zonazione in Alto Adige. Le proprietà della tenuta J. Hofstätter includono 6 masi (tipiche tenute altoatesine), situati in microzone diverse tra loro. Questi masi, circondati da vigneti, si estendono sia sul versante est che su quello ovest della Valle dell’Adige, cosa unica in Alto Adige per una cantina a conduzione familiare.
Le viti hanno le loro radici su altopiani e colline ad altitudini che variano da 250 a 850 metri. Ciascuna vigna ha un terroir e condizioni microclimatiche non replicabili altrove. Ed è proprio per questo che la tenuta J. Hofstätter è stata la prima azienda della sua regione ad introdurre, nel 1987, il termine “Vigna” per alcuni dei suoi vini: per valorizzare la singola produzione e le corrispondenti particelle, base per qualsiasi vino che vuole essere un vero “Cru”.
La classificazione dei vini
La punta di diamante della produzione deriva dai vigneti storici di proprietà. Si tratta di particelle della zona di Tramin-Termeno, dove nascono il Vigna Kolbenhof Gewürztraminer e il Vigna Steinraffler Lagrein, e di Mazon, sopra al paese di Egna, da cui hanno origine i rinomati Pinot Nero firmati Hofstätter.
Rispettando il concetto di “Cru”, i vini di punta si riconoscono dalla loro provenienza grazie alla classificazione delle particelle come “Vigna”. Attualmente sono otto i vini che portano in etichetta la denominazione “Vigna” ma è fase di realizzazione un nuovo progetto in Trentino, a Maso Michei. Tre di questi vini vengono vinificati solo in annate particolarmente favorevoli: si tratta dei “Signature Wine” Konrad Oberhofer Vigna Pirchschrait Gewürztraminer, Ludwig Barth Von Barthenau Vigna Roccolo Pinot Nero e Joseph Hofstätter Vigna Rechtenthaler Schlossleiten Gewürztraminer.
La viticoltura di alta montagna: Maso Michei
Con l’acquisto – avvenuto nel 2017 – di Maso Michei, in Trentino, Martin Foradori Hofstätter ha aggiunto alle sue proprietà una straordinaria tenuta di alta montagna, valorizzando le origini trentine dei suoi avi. Maso Michei sorge a 823 metri d’altitudine, al confine con il Veneto e il Parco Naturale dei Lessini, in una posizione unica alla fine della Valle dei Ronchi, sopra alla pittoresca cittadina di Ala. Un esempio di viticoltura eroica d’alta montagna dove la vite cresce lentamente e l’uva matura tardi; i grappoli si raccolgono a mano e si trasportano lungo versanti che passano da 790 a 850 metri sul livello del mare e la potatura avviene solitamente tra filari coperti di neve. Le caratteristiche del suolo, la posizione dei vigneti e l’altitudine elevata rendono il maso particolarmente vocato per la produzione di vini bianchi di grande freschezza e longevità.
Il Riesling in Mosella: Weingut Dr. Fischer – Hofstätter Mosel
L’avventura imprenditoriale intrapresa da Martin Foradori Hofstätter in Mosella è un omaggio alle passioni di famiglia. Egli è stato il primo italiano a investire e produrre Riesling lungo il fiume Saar in Germania: nel marzo del 2014 ha colto l’opportunità di rilanciare la storica azienda vinicola “Weingut Dr. Fischer”, conosciuta per i suoi Riesling. La tenuta, che oggi porta il nome di Dr. Fischer – Hofstätter Mosel, possiede vigneti in due delle zone più vocate che si affacciano sul fiume Saar. Su pendii estremamente ripidi, che toccano pendenze anche del 60%, le viti vengono allevate sui tradizionali pali singoli in legno e beneficiano delle migliori esposizioni. Il terreno e il microclima del Bockstein, zona tra le più vocate, danno vita a vini strutturati e delicatamente fruttati. L’ardesia rossa nel ripido pendio Saarburger Kupp conferisce al Riesling una spiccata mineralità. L’attento lavoro manuale in vigna e in cantina è il segreto della qualità dei vini firmati Dr. Fischer – Hofstätter Mosel
Dal 2017 la gamma include la selezione Dr. Fischer Steinbock.
Steinbock Alcohol Free Sparkling: la bollicina senza alcol
Steinbock Alcohol Free Sparkling, innovativa bollicina senza alcol, è l’ultimo progetto di Martin Foradori Hofstätter. Nasce da un’apposita tecnica per mantenere intatti i delicati aromi della materia prima, togliendo l’alcol, e da un’attenta selezione in vigna e poi in cantina. All’interno di un’apparecchiatura viene ridotta la pressione atmosferica (a circa 15 mbar) e con ciò abbassato anche il punto di ebollizione dell’alcol da circa 78° C a circa 25-30° C. Alla fine del processo, si ottiene una bevanda con un contenuto alcolico inferiore a 0,25 Vol %. Un’elegante alternativa per tutti coloro che non bevono o non possono bere alcolici ma non vogliono rinunciare al piacere di un brindisi o all’abbinamento ideale dall’aperitivo al dolce. L’etichetta è sul mercato con il marchio “Steinbock Selection Dr. Fischer” già presente in Italia con una selezione di Riesling.
Un progetto accolto con favore dagli addetti ai lavori e dal mondo della mixology che vede in questa bollicina senza grado alcolico anche l’ingrediente ideale per cocktail senza o con un contenuto inferiore di alcol.