Tamion, Val di Fassa (TN)
Quello che stiamo vivendo in questo 2022 è un vero e proprio sogno che diventa realtà. Ci sta piacendo davvero tanto raccontare storie come quella di oggi e come quelle raccontate finora. E allora oggi ci spostiamo in Val di Fassa, e più precisamente a Tamion, per conoscere la giovane Nicole Weiss e per scoprire il bellissimo Agritur di famiglia.
Nicole Weiss, classe ’98, ha frequentato l’istituto agrario di San Michele all’Adige e dal 2016 assieme alla famiglia gestisce a tempo pieno l’azienda zootecnica di bovine da latte con annesso agriturismo, situati nella bellissima Val di Fassa, per la precisione a Tamion, quota 1550 m slm.
“Agriturismo e stalla sono ubicati nello stesso punto e questo ci da l’opportunità di avere una gestione famigliare (nelle alte stagioni, soprattutto in quella estiva, cerchiamo e assumiamo sempre dei collaboratori), riuscendoci a spostare da un locale all’altro a distanza di qualche passo” ci racconta Nicole.
“Per garantire una conduzione ottimale delle strutture i compiti fra di noi sono stati suddivisi: la fattoria è interamente gestita da papà Luigi ed io mentre l’agritur solamente dalle tre donne di casa: mamma, sorella ed io. La sala, dalle colazioni alla cena, è nuovamente di mio compito, mia sorella Sabrina si occupa delle prenotazioni ed è la cuoca e mamma Monica provvede alla pulizia delle stanze, la gestione della lavanderia e anche delle prenotazioni, in inverno per la maggior parte del parte tempo fa la maestra di sci presso la scuola di sci di Vigo di Fassa. Essendo un’attività familiare alla fine però ci ritroviamo sempre ad aiutarci l’uno con l’altro nei vari ruoli, non facciamo mai solo una determinata cosa, com’è giusto che sia! Mi piace definirci come dei jolly, ci adattiamo a qualsiasi situazione traendo sempre il meglio.“

La storia di vita di Nicole è fatta di sveglie la mattina presto per raggiungere il papà in stalla, di dedizione agli animali, di accoglienza all’agritur, e di altri lavori che variano molto a seconda della stagione.
La mattina, dopo aver raggiunto il papà in stalla, si inizia con lo svuotare le mangiatoie dal rimasuglio del fieno mangiato la sera prima. “Passiamo poi a riempire le mangiatoie di mangime alle galline/oche/tacchini lasciando poi i vari recinti aperti per la giornata, dopodichè saliamo in fienile per preparare il fieno nuovo da dare alle vacche, pecore, asini e conigli, finito questo primo step si può finalmente passare alla mungitura delle 20 vacche da latte, tutte di pezzata rossa.”


“Finito di mungere bisogna pulire i gruppi di mungitura esternamente e tutta la sala latte, si controllano nuovamente tutti gli animali per assicurarsi che ci siano fieno e acqua a sufficienza, si sistemano le cuccette delle vacche e i box dei vitelli con paglia pulita, una spazzata veloce tutto attorno e il primo round della giornata è concluso. Tempo di una sciacquata e sistemata veloce e si comincia in agritur con le colazioni a buffet alla contadina, preparate rigorosamente in casa con prodotti nostrani e a km 0, come marmellate/yoghurt/torte/burro/formaggi/salumi/sciroppi. A circa metà mattina, finito di riporre le colazioni, sistemare e pulire tutta la sala, cerco di capire che lavori ho da fare, come già detto sopra dipende molto dalla stagione.”
In primavera solitamente si va a”remonar” (=ripulire) i prati da sfalcio per prepararli al meglio per la crescita dell’erba destinata a diventare fieno, ciò significa togliere eventuali sassi oppure i rami e le pigne cadute durante l’autunno/inverno. A fine primavera si dovranno preparare i vari recinti nel bosco in cui in estate vanno a pascolare le vacche e le pecore. In estate invece ci si occupa della fienagione: la famiglia Weiss all’incirca possiede 22 ettari tra affitto e proprietà e tutti vengono sfalciati due volte, il primo taglio viene chiamato semplicemente fieno “fegn” mentre il secondo taglio prende il nome di “dighè”. Questi poi saranno l’alimentazione dei loro animali per tutta la durata dell’inverno o meglio per tutto il periodo in cui stanno in stalla.
“In autunno invece i lavori sono di più, ci sono da togliere tutti i recinti utilizzati durante l’estate, ci sono da tagliare gli alberi per preparare la legna da utilizzare in inverno per scaldare le case e soprattutto portare e spargere il letame, utilizzato come concime, nei prati da sfalcio. In inverno invece la situazione si fa più calma, quando nevica bisogna spalare altrimenti si fa qualche lavoretto qua e là, solitamente questa è la stagione del “riposo”, sono i mesi più tranquilli in cui appunto ci si riposa aspettando le stagione calde e cariche di lavoro. “


“Tutto questo per quanto riguarda i lavori all’esterno della stalla, tutti i giorni, 365 su 365, ci sono i mestieri all’interno delle mura, quindi i primi elencati (mungere,cibare, ecc ecc) ma c’è anche tutta la gestione della mandria e di tutti gli altri animali quindi seguire i parti da settembre a dicembre e di conseguenza i vitelli, gestire le fecondazioni che noi solitamente effettuiamo da fine novembre fino a fine marzo (così da avere i parti solo in determinati mesi), gestire la messa in asciutta delle vacche; questo termine è utilizzato per la fase pre parto, ovvero quando alla vacca, all’incirca due mesi prima, viene tolto completamente il latte utilizzando anche un antibiotico per prevenire eventuali mastiti, così da poter favorire la formazione di nuove cellule all’interno della mammella, poter dare uno stacco alla vacca e del riposo e soprattutto per avere il colostro al momento della nascita, latte fondamentale per i vitelli nei primi giorni di vita. E questo è tutto, o quasi, quello che c’è da sapere sulla stalla.”
Di tutto quello che ci ha raccontato Nicole non abbiamo voluto aggiungere molto perché è stata davvero super disponibile e da queste sue parole traspare molto la passione che ci mette nel suo lavoro. Da queste parole, quello che abbiamo percepito è proprio che non è tutto oro quel che luccica ma che dietro tutto quello che vediamo di bello ci sono molti sacrifici e tanto impegno.



“Tra l’altro super novità di quest’anno abbiamo deciso di aprire la ristorazione a mezzogiorno al pubblico solamente in estate da metà/fine giugno fino a metà settembre. La cucina è tipica trentina, con pochi piatti ma ben curati e creati con prodotti nostrani e a km 0; esempio di alcune pietanze taglieri misti di salumi (in estate alleviamo anche maiali) e formaggi, canederli di speck con fonduta di formaggio, ravioli di pasta all’uovo ripieni di coniglio, ravioli di pasta al mirtillo nero ripieni di cervo (non essendo noi cacciatori ci riforniamo da cacciatori valligiani così da avere sempre un prodotto nostrano ma soprattutto di provenienza sicura), spätzle agli spinaci dell’orto, grestel = stracotto di manzo con patate saltate, salsiccia (sempre dei nostri maiali) con patate e la classica rosticciata di patate, uova all’occhio di bue (delle nostre galline) e speck. Per chi soggiorna nella nostra struttura invece ha sempre la possibilità di rimanere a cena, ogni giorno proponiamo un menù fisso diverso con primo – secondo e dolce, sempre a base di prodotti nostrani e tipici, perché agritur significa semplicità e qualità!”

Per quanto riguarda il resto della struttura ci sono a disposizione 8 camere, tutte di base doppia e in metà di queste si possono aggiungere il terzo/quarto letto! A struttura piena piena arrivano ad ospitare un massimo di 25 persone, ma molto raramente. Sono state tutte arredate con legno recuperato da vecchie baite altoatesine così da renderle rustiche ma allo stesso tempo moderne e ampie vetrate da cui poter ammirare al meglio tutte le magnifiche cime che ci circondano. Ogni stanza ha dettagli differenti, una dedicata al nonno materno, una a quello paterno, in una abbiamo inserito dei regali fatti a mano da alcuni clienti, in una ci sono dei dipinti fatti a mano e in un altra ci sono degli oggetti d’epoca ma la vera peculiarità è che nessuna ha le stesse lenzuola, sono tutte correlate tra loro tramite i colori principali dell’agritur ovvero il rosso, verde e marrone e tramite qualche ricamo tipico montanaro come stelle alpine, i classici quadretti o con qualche animale presente in fattoria ma nessuna e dico nessuna è identica.
“Volevamo renderle un posto unico, confortevole e sicuro che potesse trasmettere la sensazione di stare a casa. L’agritur è una casa clima con struttura in legno, canapa e sughero. Tra l’altro è stato il primo agriturismo della Val di Fassa, ed è nato dall’idea e dall’esigenza dei miei genitori di riunire tutta la famiglia in un posto unico. Nel lontano 2002 è nato il “Mèsc de sora Pozat” con la costruzione della stalla e casa ma la nostra famiglia era divisa per la maggior parte del tempo, papà qui a Tamion mentre mamma gestiva il negozio di abbigliamento dei nonni a Soraga. La voglia di stabilirsi in un posto e quella di completare il maso era tanta e così dopo qualche anno di chiacchiere e idee, progetti e delibere nel 2009 nasce finalmente l’agritur Weiss e così ci siamo preparati come meglio potevamo per affrontare questa nuova avventura. In molti dubitavano del nostro progetto, e come dargli torto, un contadino e una commerciante/maestra di sci con le due figlie minorenni che aprono una struttura ricettiva da zero era qualcosa davvero da pazzi e quasi irresponsabili; ma mettendoci anima, cuore, passione e qualche sacrificio i risultati piano piano sono arrivati ed eccoci ancora qui 12 anni dopo.”
“Ah, quasi dimenticavo: oltre alle 8 stanze è presente anche una piccola zona Wellness con sauna, bagno turco, doccia tropicale e finlandese e zona relax. Una piccola chicca per i clienti da usufruire dopo le lunghe ore di trekking in estate e dopo le meravigliose sciate in inverno.”

“La mia decisione di proseguire con l’azienda è stata pressochè semplice, ci sono nata e cresciuta dentro, mi è sempre piaciuto aiutare e piano piano ogni anno i miei compiti aumentavano, prima portavo solo un piatto, poi siamo passati a due fino a quando la sala è passata completamente nelle mie mani. In stalla invece affianco ancora papà, l’idea di prenderla completamente io c’è e piano piano ci stiamo arrivando, ma è un passaggio più lento e difficile; ci sono tanti animali di mezzo e bisogna essere sicuri di quello che si fa, non che io non lo sia, ci sono stati già periodi in cui era tutto completamente affidato a me, ma la mia esperienza sta ancora crescendo, non mi sento ancora pronta ad un passaggio così grande. “
“Quindi intraprendere questo lavoro è stato un qualcosa di voluto al 100% ma allo stesso tempo è avvenuto in modo molto naturale e il motivo principale, e pure sottinteso direi, è quello di poter portare avanti negli anni quello che hanno costruito con tanto amore i miei genitori, continuando a farlo crescere. E poi c’è anche da dire che tutto l’insieme è stato costruito per poter garantire un futuro sicuro a me e mia sorella. Non nego che sia stato difficile, abbiamo fatto e stiamo facendo tuttora grandi sacrifici e rinunce, il lavoro persiste per 365 giorni all’anno e le ore libere sono poche ma rifarei sempre tutto da capo. “
“Amo ciò che faccio, la passione è tanta, anche perchè ed essere sinceri senza di questa nulla di tutto ciò sarebbe possibile, il carico di cose da fare è molto grande, si è sempre a contatto diretto con il pubblico, non si possono avere giornate no, bisogna essere sempre cordiali e presenti, quindi a volte è davvero molto stancante ma vedo e tocco con mano i risultati che ottengo ogni giorno e questo mi sprona ad andare avanti, a dare sempre di più e il meglio. E spero in un futuro di poter trasmettere l’amore per quello che faccio e tramandare stalla e agritur ad una mia eventuale famiglia come i nostri genitori stanno facendo con noi, mi piacerebbe l’idea di poter tramandare l’azienda da generazione a generazione.“
Dovete sapere che poco prima di conoscere la storia di Nicole e dell’agritur di famiglia, hanno chiesto tramite i loro canali social, cosa significasse per chi li segue la parola “Agritur Weiss”, molti hanno detto che significa casa, famiglia, un posto sicuro, un posto pieno di emozioni positive, un posto del cuore, emozioni magiche, calore, unicità e amicizia.
“Tutte queste risposte mi hanno riempito il cuore ed ho avuto l’ennesima conferma che si vede la passione che mettiamo in quello che facciamo e che l’agritur per molti è diventato casa a tutti gli effetti” ci ha confessato Nicole. “Quindi cosa direi a chi non è mai stato qui da noi? Perché fra tutti gli alberghi/agriturismi/b&b presenti in valle scegliere proprio noi (anche solo per un pranzo in estate)? Dalle risposte ricevute direi che la cosa è molto intuitiva, scegliere noi per trovare un ambiente familiare e tranquillo, per sentirsi coccolati e curati, per sentirsi amici e non dei numeri, per trovare cibo genuino e casereccio, per stare a contatto con gli animali, per staccare dalle realtà soffocanti delle città, per riscoprirsi, per stare a contatto con la natura e per ammirare le maestose e uniche cime montuose che ci circondano.”
Non ci rimane molto da aggiungere, se non ringraziare ancora Nicole per il tempo che ci ha dedicato raccontandoci questa bellissima storia di una ragazza giovane, fatta di tanti sacrifici e di un amore incondizionato per la montagna, per la natura e per la tradizione.
Amici, Nicole e l’Agritur Weiss vi aspettano! 🙂
Agritur Weiss
Sito web: www.agriturweiss.com
Località Tamion
Strada de S.Pozat, 11
38036 Sèn Jan di Fassa – Fraz. Vigo (TN)
Tel. +39 0462 769115 | Cell. +39 339 5659908
Email: info@agriturweiss.com
