La Val di Fiemme ci sta regalando delle emozioni davvero grandi, come il poter raccontare la storia della “Birra di Fiemme”: la storia di un agribirrificio e agriturismo gestiti da un’unica famiglia.
Ebbe inizio tutto nel 1999, quando il padre di famiglia Stefano Gilmozzi, iniziò a produrre piccole quantità di birra che offriva nel suo locale/pizzeria a Cavalese. Qualche anno dopo, assieme alla moglie Luisa hanno deciso di intraprendere una nuova avventura, prendendo in affitto un’ala dell’ex colonia Pavese di Daiano e iniziando così a produrre la “Birra di Fiemme”.
“Era un azzardo, perche hanno lasciato un attività famigliare (l’azienda era della famiglia di mio papà) avviata da decenni per fare una cosa nuova in valle.” ci racconta la figlia Stefania “Anzi,per essere precisi, nuova in Trentino, perche nel 1999 “birra di fiemme” era il primo microbirrificio in assoluto, in alto adige invece già nel 98 aveva aperto il birrificio batzen. Cosi è cominciata…marito e moglie, in un vecchio stabile, hanno iniziato a produrre tre tipi di birra (fleimbier una helles, larixbier una dunkel e la weizenbier). Noi figli eravamo piccoli, michele il piu grande era in prima superiore e studiava per diventare meccanico, io alle medie e mia sorella Francesca era alle elemntari.”
I primi anni non sono stati semplici da affrontare, le figlie davano una mano durante le vacanze, ma inserirsi nel mercato con un nuovo prodotto non era sicuramente un’impresa semplice. Nel 2010 però sono arrivati i rinforzi, il fratello di Stefania ha deciso di unirsi all’attività di famiglia e dato il percorso di studi che stava seguendo (Scuola di Agraria a San Michele), ha lanciato ai genitori l’idea di autoprodursi gli ingredienti così da creare una birra al 100% della Val di Fiemme!
“Abbiamo iniziato coi campi d’orzo, per poi passare agli impianti di luppolo. Io continuavo a fare le stagioni nel settore alberghiero, davo una mano nel fuori stagione nei campi e quando si imbottigliava. Di anno in anno l’azienda è cresciuta, con l’ingresso di mia sorella in azienda la coltivazione è diventata più varia, ma soprattutto più rispettosa nei confronti della natura, utilizzando solamente olii essenziali per la lotta ai funghi delle piante, introducendo colonie di coccinelle per la lotta agli afidi e aggiungendo all’azienda delle arnie di api, per incrementare la biodiversità.”
Qualche anno fa, Stefania ha scelto di seguire il percorso di Biersommelier (un vero e proprio sommelier della birra) entrando così a pieno regime nell’azienda, e iniziando a costruire il loro sogno in mezzo al bosco.
La famiglia Gilmozzi apre quindi il “Birrificio di Fiemme” a Masi di Cavalese, con il centro produttivo e di coltivazione del luppolo, un piccolo negozio a fianco, e l’agriturismo. Data la filosofia della famiglia del “poco ma buono”, offrono una selezione di prodotti agricola della zona o trentini. Non troverete quindi prodotti commerciali, ma solamente di piccole aziende agricole che hanno la loro stessa filosofia.
“Prendiamo i formaggi da una piccola azienda biologica in valle (maso santa libera di tesero), il salmerino affumicato con cui facciamo i panini dall’azienda che dista 50 metri da noi (troticoltura vinante), gli sciroppi agricoli da ca dei baghi e gli affettati da 4 macellerie diverse della valle, perché ognuna di loro eccelle in qualcosa! Sarebbe sicuramente più semplice avere un unico fornitore, ma non è questa la nostra filosofia, come sarebbe sicuramente più semplice coltivare in modo tradizionale, ma per noi è davvero importante il rispetto per l’ecosistema.”
Le tipologie di birra ora sono 12, ci sono le 3 classiche nate nel ’99 più tutte le stagionali che ci sono pochi mesi all’anno. “Sceglierne una che rappresenta di più il territorio non è semplice, abbiamo la sambuco che viene fatta una volta all’anno con i fiori raccolti nel bosco vicino al birrificio, abbiamo la canapa che viene fatta con la canapa coltivata da biohemp a predazzo, la lupinus che viene fatta con il lupino di Anterivo…ma forse la piu legata al territorio è la Nòsa, una ricetta fatta sulla base delle descrizioni di una vecchia birra fatta nel birrificio bernardi a Predazzo quasi cento anni fa! Da qui il nome nòsa (nostra). Il birrificio e l azienda agricola sono una cosa sola, tutti in famiglia facciamo un pò di tutto, la mattina si arriva, si da da mangiare alle pecore (ne abbiamo 5, sono una razza nana che mantengono pulito dalle erbacce il campo di luppolo), si va in produzione, si infusta,si imbottiglia, si apre l’agriturismo, si fanno le visite guidate all azienda, si va nei campi,insomma facciamo tutti un pò di tutto, e lo facciamo con passione, con gioia, perche questo è il nostro piccolo angolo di paradiso!”
Quest’anno inoltre la famiglia ha raccolto un po’ di miele dalle arnie topgrap (che rispettano il più possibile i ritmi naturali delle api) e stanno pensando di produrre un po’ di idromele.
Insomma, non vi resta che passare in Val di Fiemme per provare i loro prodotti e per conoscerli di persona! 🙂
Si trovano in Loc. Santa, 7, a Masi di Cavalese (TN) e potete scoprire di più sul loro sito www.birradifiemme.it o sui loro canali social!