In questi giorni ci siamo uniti all’appello lanciato da Sara Lazzari per andare più a fondo, per cercare di arrivare ai piani alti, per salvare l’Istituto Pio XII di Misurina, l’unico centro in Italia e secondo in Europa per la cura e la riabilitazione delle malattie respiratorie del bambino e dell’adolescente.
Asma, rinite allergica, congiuntivite allergica, wheezing ricorrente e tosse cronica sono le principali malattie curate nell’Istituto. Ma perché proprio a Misurina?
Perché la montagna è l’ambiente ideale, grazie alla bassa densità dell’aria e all’assenza di allergeni, migliora la capacità di esercizio e di controllo dell’asma. Per imparare a respirare, seguendo un programma di riabilitazione aerobica personalizzata con la possibilità di aumentare i volumi polmonari alla fine dell’età dello sviluppo e nei giovani.
L’Istituto Pio XII ha salvato tante vite, ora tocca noi salvare lui!
Come sapete questo istituto storico sembra essere arrivato a capolinea, e la causa principale sembra essere la mancanza di bambini da curare. Il nostro obiettivo è quello di arrivare ai piani alti, ma prima vogliamo capire di più su questa possibile causa.
Insieme a Sara e Alessandra abbiamo preparato un questionario (dati raccolti in forma anonima) che vi chiediamo di compilare e di condividere con tutte le persone interessate a questo tema.
COMPILA QUI IL QUESTIONARIO https://bit.ly/istitutopioxiimisurina
Grazie di cuore per il supporto e l’interesse che in tantissimi di voi hanno dimostrato in questi giorni.
LA TESTIMONIANZA DI SARA
“Sei ferito, stai barcollando, sei in seria difficoltà. Hai salvato la vita a molti bambini asmatici, ora sei tu ad aver bisogno di noi. Ci proviamo, ci provo. Spero che questo messaggio di aiuto possa arrivare a chi di competenza.
Sei un vecchietto ormai, li porti bene i tuoi 126 anni anche se hai un po’ l’intonaco rovinato, immagino non sia facile vivere a 1.752m di quota, ai freddi inverni, alle costanti nevicate. Solitamente sei sempre circondato dalle risate dei bambini, da tante famiglie, ora ti vedo così solo, ti sento triste, i tuoi corridoi sono vuoti, le tue stanze sono grigie. Dalla Regina di Savoia, ai militari della guerra fino a noi bambini asmatici; quante storie, quante famiglie hai accolto tra le tue mura? Ne sarai orgoglioso immagino? Ma ti rendi conto di cos’hai fatto in tutti questi anni, hai salvato centinaia di bambini, hai dato speranza ed un futuro a centinaia di famiglie!!!!!! SEI L’UNICO CENTRO DI DIAGNOSI, CURA E RIABILITAZIONE DELL’ASMA INFANTILE IN ITALIA E SECONDO IN TUTTA EUROPA, ma veramente non ti rendi conto di quanto vali? Con te ho imparato a respirare, a non sentirmi diversa, ad accettarmi.
In molti non ti conoscevano, credevano tu fossi un hotel, sei sempre passato in secondo piano dal bagliore delle Tre Cime eppure tu sei sempre stato lì, silenzioso ma pieno di risorse. Tutti noi abbiamo varcato quella porta con un’unica speranza: convivere nei migliori dei modi con questa malattia e tu hai sorpreso tutti noi, non solo permettendoci di vivere una vita quasi normale ma hai reso questo istituto la nostra casa, un punto di riferimento in caso di bisogno, hai fatto conoscere a tutti noi persone meravigliose, medici unici e rari in cui abbiamo riposto piena fiducia. Non ci siamo mai sentiti soli perché sapevamo che, in caso di bisogno tu eri lì. Ora i nostri cuori sono tristi, la tua ammaliante luce si sta affievolendo sempre più. In silenzio stanno chiudendo le tue porte e non capiamo il motivo di tutto questo.
Già nel 2019 hanno tentato di farlo ma noi abbiamo lottato, son stati stanziati dei fondi ma questo non è bastato. Ce lo stiamo chiedendo tutti ma com’è possibile che una struttura così FONDAMENTALE venga chiusa? Cosa c’è che non va in te? Non ci sono più bambini che vengono ricoverati. Ma perché? Perché i medici non ti conoscono? perché sei tanto lontano? perché sei difficile da raggiungere? Perché non parlano di te!??? Non hai mai fatto del male a nessuno anzi, hai SALVATO LA VITA A TUTTI NOI. Sei stato la nostra casa per anni, le vigilatrici sono state le nostre seconde mamme, le infermiere ed i medici i nostri angeli custodi. Ho pianto tanto con tutti loro quando avevo nostalgia di casa; ero felicissima quando arrivava il venerdì perché la mamma e papà mi venivano a trovare per il weekend. Finivo la scuola e loro erano lì che mi aspettavano!!! Poi così in fretta arrivava la domenica sera in cui partivano per tornare a casa e piangevo, piangevo tanto nascosta dentro il mio lettino con le coperte blu e gli orsetti bianchi. Il mio lettino classico di ospedale, l’avevamo un po’ colorato con i disegni delle mie amiche che da casa mi facevano sentire la loro vicinanza, pensa che alle volte mi chiudevo in bagno e chiamavo la mamma in piena notte perché mi mancava. Ho sofferto tanto sai eppure ora piango perché ti vogliono chiudere. Ti devo la mia vita ed ora ho tanta paura per il futuro degli altri bambini. Molti di loro non potranno più avere questa ultima possibilità come l’ho avuta io. Ti racconto questo segreto perché sei tu… Quando sono arrivata lì da te avevamo tentato tutte le cure, i medici non sapevano più cosa fare. Stavo tanto male, non mi trovavano più le vene e quindi si attaccavano sulla mano per iniettarmi il cortisone in vena. Volevo morire, preferivo scomparire piuttosto di passare un’intera vita così. Ero tanto triste perché i miei amici giocavano e correvano ed io non potevo fare nulla. Passavo le giornate a letto, la mia mamma era sempre al mio fianco e piangeva tanto.. non sapeva più quali santi pregare, siamo andati persino in pellegrinaggio a Sant’Antonio a Padova.
Ora sono diventata adulta, non sono più quella bambina così insicura, così ammalata perché grazie a te sono diventata una Donna forte. Sai che scalo e cammino tanto tra le montagne? Sì, hai sentito bene, forte e chiaro. Sentivo che la montagna mi stava chiamando, avevo bisogno di quella sensazione che provavo quando abitavo su in montagna con te e finalmente l’ho ritrovata scoprendo questa passione che ha travolto la mia vita. Non hai idea di cos’hai creato, del futuro che mi hai dato e chissà quante altre persone hanno storie così belle e uniche da raccontare perchè NOI SIAMO LA TESTIMONIANZA DEL TUO DURO LAVORO, dei sacrifici.
Ti amiamo tanto, ogni volta che ti vedo mi scendono le lacrime ed i ricordi ritornano a galla come fosse ieri.
NON ESISTE AL MONDO L’IDEA E LA POSSIBILITA’ CHE TU POSSA CHIUDERE. SE UN GIORNO DOVESSI AVERE UN BAMBINO ASMATICO IO DA CHI VADO???? NO NO NO, MI AGGRAPPO CON TUTTE LE FORZE CHE HO A QUESTO APPELLO, NON TI LASCIO DA SOLO. VOGLIO DARTI VITA, VOGLIO CHE TRA LE TUE MURA CONTINUI LA VITA.
Tu hai salvato me, ora io devo salvare te.”