Scritto da Elisa Salvi per la rubrica “Storie di vita sulle Dolomiti” di Dolomiti da sogno
Protagonista di alcuni appuntamenti di “Canazei Campo base: il festival con @dolomitidasogno”, l’influencer, che ha partecipato all’ultima edizione del Grande Fratello, oggi è impegnata a riavviare l’attività del nonno sul Monte Grappa.
«Il mio obiettivo è riaprire la malga di mio nonno alle Bocchette sul Monte Grappa». È determinata Giselda Torresan “l’influencer della montagna” che nell’ultima edizione del Grande Fratello ha raccontato, a milioni di telespettatori, la sua passione per il territorio montano. Giselda, che dopo i mesi trascorsi al GF aveva fatto perdere le sue tracce, è tornata a fine giugno a “Canazei Campo Base: il festival con @dolomitdasogno”, dove è stata protagonista di un trekking, con diversi followers, e di una serata dal titolo “Salite per tutti: il racconto della montagna attraverso i social media”, in cui ha parlato dell’esperienza al GF e, soprattutto, dei suoi progetti per il futuro.
Giselda, quando raccontavi di vivere in malga senza elettricità, i coinquilini come reagivano?
«Realtà come la mia sono diffuse in montagna, ma per loro era difficile immaginare di vivere senz’acqua e senza elettricità. Adesso che è estate mi piacerebbe invitare qualche compagno del GF alla malga, ma ho il bagno fuori, esattamente come il mio amico Carlo Budel in cima alla Marmolada, e credo che non si adatterebbe».
Alle Bocchette sul Grappa tu, invece, stai bene?
«Non ci sono servizi e comodità, ma io sono felice. Carico il cellulare con un piccolo pannello solare, raccolgo l’acqua piovana, mi sveglio all’alba e la sera dormo appena fa buio, secondo i ritmi naturali».
La partecipazione televisiva è stata redditizia?
«No. Magari avessi guadagnato! Avrei potuto cambiare la macchina che, ogni volta che la uso, rischio che mi lasci a piedi. Il GF è stata un’esperienza pazzesca, che porterò sempre con me, ma quella non è la mia vita».
Non ci sarà televisione nel tuo futuro?
«No, sono felice di aver avuto un’opportunità importante che solo un anno e mezzo fa non mai avrei immaginato, ma la tivù non è il mio mondo. Ho lavorato per quattordici anni in fabbrica e non avrei problemi a tornarci, ho un buon rapporto con il mio ex datore di lavoro e con i colleghi. Lavorare per me è importante».
Quindi di cosa ti occuperai?
«Voglio riaprire la malga del nonno. Certo, non mi immaginavo così tanta burocrazia. Ho chiesto aiuto alla Coldiretti di zona per i vari permessi, tra cui il “codice stalla” per avviare l’attività con un paio di vacche di razza bruna alpina. Farò le cose un po’ per volta, senza fare il passo più lungo della gamba».
Tu sei una grande amante degli animali.
«Sì, mi piacerebbe avere mucche, capre, pecore, conigli e qualche alpaca».
Oltre al bestiame adori il Monte Grappa, come mai?
«Sono cresciuta lì, sono stata anche battezzata su quel monte, è il mio posto del cuore. C’è chi sui social mi scrive che è una brutta montagna, che c’è di meglio, ma per me non esiste altro luogo dove voglio stare. Ho bellissimi ricordi lì con mia mamma e mio papà, i miei nonni che abitavano lì».
Sei orgogliosa di proseguire l’attività di tuo nonno?
«Lui ha passato alla malga tutta la vita. Da bambina trascorrevo le estati con lui e prima che morisse gli ho promesso che mi sarei occupata della malga ed è quello che intendo fare».
Ultimamente sei un po’ sparita dai social, ma il tuo post in Instagram sulle giornate in Val di Fassa ha ottenuto decine di migliaia di like: sistemata la malga, riprenderai a postare?
«Dopo che avrò sistemato le cose, ricomincerò a raccontare la montagna sui social, soprattutto le mie camminate».
Negli ultimi mesi hai limitato post e stories a causa degli attacchi degli haters?
«In parte sì, anche se i commenti negativi mi fanno sorridere. Non so come certe persone passino le giornate a criticare gli altri. Io non spreco la mia vita così. Ci sono tante cose interessanti da fare. Le giornate in Val di Fassa, in compagnia di persone che condividono la mia passione per la montagna, sono state stupende: a me piace vivere così».
Com’è stata l’esperienza a Canazei Campo Base?
«Bellissima: mi è piaciuto molto salire al Sass Pordoi a vedere le stelle ed è stata emozionante anche la serata in piazza. Sono stata in televisione, ma mi vergogno sempre un po’ quando devo parlare davanti a tante persone».