Per tutti coloro che si avventurano in montagna, la segnaletica è davvero importante in qualsiasi punto del sentiero ci si trovi, che sia all’inizio, ad un bivio, o durante l’escursione.
Per questo, tra i nostri articoli, abbiamo pensato di inserirne alcuni che abbiano come obiettivo quello di portare a chiunque un po’ di cultura sulla montagna. In questo articolo in particolare parleremo della segnaletica che ogni escursionista incontra nel suo percorso in montagna. Iniziamo con questo prospetto del CAI – Club Alpino Italiano, che ci mostra tutti i tipi di segnali che possiamo incontrare nel nostro percorso e il loro significato.
Per il CAI, la segnaletica presente nei sentieri rappresenta “uno strumento di pianificazione territoriale con il quale si indirizza la valorizzazione e la tutela dell’ambiente montano”. Quella che abbiamo appena visto e di cui entreremo nel dettaglio nel seguito dell’articolo è la segnaletica ufficiale del CAI, che è formata da un rettangolo colorato di rosso/bianco/rosso, abbinata quasi sempre a un codice numerico, e che solitamente troviamo dipinta su rocce o su alberi, ma anche installata sui pali nel caso della segnaletica verticale. Solitamente, in questo ultimo caso, viene indicata anche la distanza oraria media da un rifugio o da un punto conosciuto. Le tappe, vengono indicate dall’alto verso il basso in ordine di distanza dal punto in cui ci si trova.
Sicuramente prima di partire per l’escursione avete consultato qualche blog di montagna o qualche cartina/libri di montagna, e avrete trovato accanto alla difficoltà una sigla. Ma cosa significa?
Quella sigla riguarda il grado di difficoltà dell’escursione in questione. In ordine di difficoltà, il primo livello è quello segnato con T = Turistico, che richiede comunque un minimo di conoscenza della montagna e di preparazione fisica, e sono principalmente itinerari su stradine, mulattiere o sentieri comodi e ben segnati.
Il secondo livello è quello contrassegnato con la E = Escursionistico, che segnala la presenza di sentieri che richiedono un certo senso dell’orientamento e conoscenza del territorio montano, oltre ad una propensione alla camminata e un minimo di equipaggiamento adeguato.
EE = Escursionisti esperti è il livello ancora superiore, che indica sentieri ben segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su sentieri o tracce più difficili, come pendii ripidi o scivolosi, misti a volte anche a rocce e detriti. Per seguire questi sentieri bisogna avere una buona esperienza di montagna e una buona conoscenza dell’ambiente alpino.
Con EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura invece si indicano i sentieri da percorrere attrezzati o vie ferrate, con l’utilizzo di dispositivi come imbragatura, moschettoni, cordini e dissipatore, oltre ad una buona dotazione di equipaggiamento per la protezione personale come il caschetto e i guanti.
La segnaletica verticale in escursione
Per quanto riguarda invece la segnaletica verticale in escursione, ci teniamo a precisare che i due colori scelti non sono stati decisi in modo casuale, ma perchè sono due colori che possono essere ben visti se posizionati in mezzo al bosco o lungo un sentiero, ma anche se dipinti sulle rocce o sugli alberi. Il numero che solitamente viene impresso sulla segnaletica è composto solitamente da tre cifre, la prima riguarda il settore su cui si trova il sentiero (ogni zona geografica/regione può avere anche fino a 10 settori) e gli altri due numeri che indicano il sentiero.
Tra i segnali troviamo la tabella segnavia, che indica la direzione della località di destinazione, e il tempo medio per raggiungerle. Il segnavia bianco e rosso o quello con il numero indicano la continuità del sentiero. Lo stesso vale per l’ometto di pietre, che solitamente viene utilizzato in terreni aperti d’alta montagna. Nei luoghi invece in cui non è possibile posizionare un segnale o un ometto di pietre troviamo il picchetto segnavia, con gli stessi colori bianco/rosso utilizzati nel resto della segnaletica. Si differenzia da tutti la tabella per via ferrata o sentiero attrezzato difficile, che invita, oltre alla sicurezza, a controllare che le attrezzature e le corde siano ben fisse prima di affidarvisi, e di segnalare eventualmente danni presenti al CAI.