Sorrisi e ospitalità sono le due parole che ci portiamo a casa dalla nostra notte al Rifugio Mario Vazzoler. È stata un’esperienza davvero magnifica che siamo felici di potervi raccontare.
Siamo partiti dal Rifugio Capanna Trieste, a 1135 mt., in una calda mattinata di metà agosto. Il punto di partenza ha un parcheggio ampio e molto comodo per lasciare la macchina prima di partire, alla fine di una strada chiusa che sale dal paese di Listolade, nell’Agordino. Da qui siamo partiti per la nostra escursione (segnavia n. 555) che prevedeva di raggiungere entro pranzo il Rifugio Mario Vazzoler (+600d), di fermarsi il pomeriggio in totale relax, e di proseguire il giorno dopo verso il Rifugio Attilio Tissi.
Durante la nostra ascesa lungo la Val Corpassa, tutta rigorosamente su strada bianca, ci tengono compagnia le due magnifiche torri che circondano il Rifugio Mario Vazzoler, la Torre Trieste e la Torre Venezia, tanto ambite dagli arrampicatori per le bellissime vie e per il panorama mozzafiato una volta raggiunta la cima. Il sentiero è una costante salita che in circa due ore vi porta al Rifugio Mario Vazzoler, a 1714 mt.
Qui, fin dal primo arrivo, siamo stati accolti dal titolare del Rifugio e dalla mitica Benny, mascotte del Rifugio! Non abbiamo resistito ad una fetta di dolce e ad una radler rigenerante, e dopo aver appoggiato gli zaini nella camera ci siamo rilassati nei dintorni del Rifugio. Ci siamo sentiti come a casa, tra sorrisi, gentilezza e ospitalità. Uno staff di ragazzi giovani, felici di poterci ospitare nel loro rifugio per la notte.
Dovete sapere che il Mario Vazzoler è un vero e proprio rifugio alpinistico e storico: inaugurato nel 1929 e intitolato a Mario Vazzoler, fondatore della sezione CAI di Conegliano. Durante il periodo bellico, il Rifugio si trasforma molte volte in un accantonamento militare, con gli alpini che si addestrano scalando la Torre Venezia. Trascorso questo periodo, intorno agli anni ’60, viene costruito un piccolo Tabià a fianco del Rifugio, che arricchisce il Vazzoler di 30 posti letto, 24 al primo piano e 6 al piano terra da utilizzare come ricovero invernale. Oggi, gestito da Doris Corazza, è a nostro parere uno dei più belli e più caratteristici che abbiamo visitato nelle Dolomiti.
Nei pressi del Rifugio si può ammirare il bellissimo Giardino alpino “Antonio Segni”, inaugurato nel giugno del 1968 che si estende su una superficie di circa 5.000 mq e che comprende una zona lasciata all’evoluzione naturale, con tantissime piante, fiori e alberi dell’ambiente montano. È un giardino aperto solo d’estate, mantenuto dalla passione di alcuni volontari che ci dedicano il sabato e la domenica, ma che rende questo Rifugio ancora più interessante da raggiungere.
La cena al Rifugio ci ha permesso di assaporare tutta la genuinità della cucina di montagna d’alta quota, e di riposare in uno dei Rifugi più belli delle Dolomiti. L’indomani siamo ripartiti all’alba per il Rifugio Tissi, per ammirare uno dei panorami più belli delle Dolomiti, ma quella è un’altra storia e ve la racconteremo in un articolo a parte.
Un grazie immenso va a tutto lo staff del Rifugio che ci ha lasciato dentro un ricordo davvero incredibile. Davvero grazie, non vediamo l’ora di tornare per incontrarvi di nuovo.
Info sul Rifugio Mario Vazzoler
TELEFONO: 0437 660008 – 3288867114
E-MAIL: rifugiovazzoler@gmail.com
WEB: www.rifugiovazzoler.com